Yakult e tutti i vantaggi dei probiotici

05 Febbraio 2018

(Post in collaborazione con Yakult) Dopo un bellissimo ed intenso pomeriggio passato al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, voglio parlarvi di Yakult e dei probiotici. Cercherò di spiegarvi come nascono, a cosa servono e quali sono i benefici che ne si hanno dall’assunzione perché ormai lo sappiamo bene tutti: siamo quello che mangiamo. Quindi prendersi cura di sé vuol dire anche partire da quello che si mangia. Ne abbiamo parlato con Antonella Losa, nutrizionista ed esperta di comunicazione nell’ambito di salute, benessere ed alimentazione.

Partiamo parlando di fermentazione e dando qualche piccolo cenno storico. Come tutti sappiamo la fermentazione nasce principalmente come metodo di conservazione dei cibi. In Europa si fermentano  carni e alcuni ortaggi, in Africa cereali, mentre in Asia la fermentazione è molto più diffusa, si fermentano infatti verdure, pesce e soia.

La fermentazione trasforma degli elementi creandone di nuovi, con diverse caratteristiche. Pensiamo ad esempio al lievito di birra che da vita al pane, oppure alle fave di cacao che danno vita al cioccolato o, ancora al latte fermentato che da vita a kefir, burro, formaggio etc.

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Molte di queste trasformazioni rendono l’alimento che si crea più interessante dal punto di vista nutrizionale. Ad esempio dei latti fermentati posso essere assunti anche da chi non tollera il lattosio perché in questo caso il lattosio viene ingerito con l’enzima che permette di digerirlo (come a dire, veleno ed antidoto insieme). Il lattosio è fonte di calcio che in qualche modo va assunto.

Gli elementi fermentati sono anche tendenzialmente più digeribili di quelli di partenza: pensiamo ad esempio al parmigiano che è più digeribile del latte o ai crauti che sono più digeribili dei cavoli.

Come dicevamo, l’Asia è la patria della fermentazione ed è proprio in Giappone che si sono fatti gli studi e le scoperte più importanti, arrivando a sviluppare nuovi cibi fermentati anche da alimenti non tipicamente tradizionali del territorio. Negli anni 30 nasce lo sviluppo di Yakult, ottenuto per azione di un fermento specifico (il Lactobacillus casei Shirota) selezionato dal microbiologo Dr. Minoru Shirota, per le sue proprietà probiotiche, ovvero la sua capacità di arrivare sano e salvo fino all’intestino, superando il passaggio gastrico. Ed è questo il vero grande vantaggio dei probiotici: rendere l’intestino un posto migliore, dando un ph adeguato e mantenendolo sano.

Parliamo quindi della grandissima differenza che c’è tra i normali fermenti dello yogurt e i probiotici. Per semplificare la spiegazione, diciamo che il percorso verso il nostro intestino è un percorso ad ostacoli, tutt’altro che semplice.  In questa foto vedete il numero di fermenti dello yogurt che superano i succhi gastrici (a sinistra) contro quello dei probiotici (a destra), quest’ultimi sono molto più numerosi.

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Purtroppo gli ostacoli non sono finiti. In questa foto vedete come i probiotici superino anche la bile, a confronto sempre con i fermenti dello yogurt (probiotici a sinistra, enzimi yogurt a destra).

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Ecco perché bisognerebbe assumere i probiotici con costanza: per agevolare l’intestino, rendendolo più sano. Yakult è quindi una bevanda a base di latte fermentato che aiuta l’equilibrio della flora intestinale, cosa che un normale yogurt da solo non può fare.

Per concludere il racconto della giornata, vi voglio raccontare di come all’inizio della sessione ci abbiano fatto annusare le provette con dei liquidi, ognuna con l’odore di un alimento ottenuto per fermentazione. A parte qualche elemento molto facile come caffè, cacao, aceto e lievito, non è stato per niente facile individuare gli altri. Sentivo l’odore molto famigliare del salame (ad esempio) ma il mio cervello ha fatto fatica ad associarlo. Questo perché il cibo è un insieme di tutti i sensi. Gli alimenti sono un insieme complesso di sostanze e fattori e se ne osserviamo un solo elemento, non è facile riconoscerli.

Il cibo è complessità ed un mondo meraviglioso.

 

 

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