La torta di mele della mia nonna
Questo weekend è stato bellissimo e intenso. In attesa di raccontarvi, con un reportage fotografico e non, il bellissimo incontro con altre foodblooger vi lascio il mio racconto che ho scritto in occasione della cooking session con Vallè.
E’ stata una giornata di forti emozioni, con risate, lacrime, cibo e vino ;o)
ma…vi racconterò tutto per bene! Stay tuned 😉
Sono cresciuta gran parte del mio tempo con i nonni e ho sempre osservato la nonna Rita cucinare.
Non cucinava molti piatti…o meglio ce ne sono alcuni che sono rimasti e sempre rimarranno nella mia mente perché hanno scandito le giornate importanti e di festa.
Sono venuta sù a suon di pasta burro e panna a pranzo…(a pensarci bene…verrà mica da qui la mia cellulite? 😉 ) e minestra alla sera; ma i piatti della festa erano le lasagne, i tortelloni fatti a mano, gli gnocchi, il risotto coi funghi (rigorosamente con i funghi della Val Vigezzo trovati dalla nonna) e il coniglio in umido.
I dolci erano due: la ciambella e la torta di mele.
La ciambella era quella per la colazione perché, diciamo la verità, era molto buona appena fatta ma il secondo giorno era bella gnucca e solo il latte poteva aiutarla a mandarla giù ;).
Questo però alla nonna non si diceva, ci guardavo tutti con sorrisini d’intesa quando deglutire diventava un po’ difficoltoso ma guai a fare un torto alla nonna! La torta era per noi ed eravamo tutti ben felici di mangiarla.
Ma la torta di mele della mia nonna, ah la torta di mele, quella sì che era divina. “La torta di mele della nonna” questo era l’unico nome.
Ricordo la nonna col grembiule blu che preparava la torta, usando una ciotola in vetro giallo (che tuttora ho e guai chi me la critica) e un cucchiaio in legno.
Adoravo vederla cucinare e aspettare il mio turno per leccare il cucchiaio e la ciotola con l’impasto che rimaneva attaccato.
Le varianti della torta di mele erano due: con e senza uvetta. Io odio l’uvetta, non mi piace proprio e quindi la prima domanda che facevo quando vedevo la torta era se ci fosse o meno.
Il problema era che la famiglia era divisa su questo punto, a volte la nonna si sbagliava e preparava la versione con l’uvetta per il mio compleanno. Ma mi faceva troppo ridere, mi diceva in dialetto, diventando rossa, oh balèn, ta pias no? L’era mica tò suèla? (oh bimba …non ti piace? ma non era tua sorella? )
ma nonna…ti sbagli sempre!!! e tutti ci mettevamo a ridere.
Che bei giorni…quanto mi manca…mi piace pensare che ogni volta che cucinerò la sua torta di mele lei sarà con me. (ma niente uvetta nonna! )
Ingredienti:
9 cucchiai di farina
7 cucchiai di zucchero + 1 per la finitura
100 g di vallè omega 3
3 uova
1 bustina di lievito
3 mele golden
scorza di limone
cannella
Montare la vallè con lozucchero. Aggiungere un uovo alla volta sempre mescolando con una frusta.
Setacciare la farina col lievito e aggiungere all’impasto di uovo, zucchero e vallè.
Aggiungere la scorza di limone. Tagliare le mele a spicchi e poi a fettine, aggiungerle all’impasto.
Ungere con la vallè una tortiera da 24 cm, versare l’impasto.
Cospargere con lo zucchero e grattare della cannella.
Cuocere a 180 gradi per 35 minuti.
Marta…sono un caso senza speranza…leggo il tuo racconto, ti rivedo in quella enorme cucina che ci racconti la tua storia bellissima, e mi (ri)scendono le stesse lacrime!!!
Sono un caso senza speranza…
Grazie di cuore per la tua splendida compagnia
un bacio
Aurelia
P.S= però due uvette… :)) ha ha ha
Ricetta deliziosa con il sapore ineguagliabile dei ricordi…..tutti a fare la torta della nonna….e le nonne che sono già in cielo…tutte a fare festa!!!!!!
non so bene il perchè ma il sapore o l'odore delle torte di mele sono spesso legati a ricordi dell'infanzia…bello il tuo ricordo e buona buona la torta!!! 😉
meravigliosa…deliziosa sicuramente…
Ricordi affettuosi e dolcissimi come questa torta incantevole. Scusa ma te lo devo dire….con le uvette sarà ancor meglio 😉
Che belli i ricordi d'infanzia, e questa torta sembra buinissima. Anche mia nonna era famosa per la torta della merenda, era una torta di riso. Solo che io non sono mai riuscita a rifarla perche' andava a occhio e la sua ricetta scritta su carta in realta' non ha mai funzionato…. 🙁
Una domanda: che cosa e' la valle'?
Aurelia….sei un tesoro!!!
Mari e Fiorella grazie!
Glo83…è vero la torta di mele va sempre per la maggiore!
Raffy grazie!
Letiziando…dici???:)))
One girl grazie! Lo so…le dosi per le nonne sono sempre un po' vaghe…almeno la mia mi aveva dato i cucchiai 😉
La vallè è una margarina!
ciao Marta,
a me sembra che tu sia venuta su benissimo!!!!E' stato bello conoscerti e non vedo l'ora che venga l'11 giugno per rincontrarci. Grazie della ricetta e di questa torta piena di ricordi..
un bacione<3
Ho riletto il tuo racconto rivedendo la tua faccia, mi viene ancora da ridere al pensiero della torta che era buona solo il giorno appena fatta!!! Sono felicissima di averti conosciuta e non vedo l'ora di rivederti. Sei una persona splendida, solare ed educatissima! Bacioni
Immagino quanto sia stato per voi emozionante. Che bello !!!! E dai commenti si evince che sei una bellissima persona.Ti abbraccio buon inizio settimana Angela
Claudia e Simo …ci vediamo a Giungo!!!che bello!
Angela grazie, è stata davvero una bella giornata;)
in ogni famiglia c'è una torta di mele ..questa è l'Italia in cucina fantastica ♥ ciao
Ciao, il tuo blog mi piace molto ed è fatto benissimo! Io ne ho creato uno da appena un mese (LO SCRIGNO DEL DECOUPAGE E NON SOLO…) e spero che piaccia sempre di più…se ti va puoi visitarlo e aiutarmi a farlo conoscere seguendolo come io ho appena fatto col tuo. Grazie e buona giornata, Enza.
Martina, ma lo sai che uguale uguale la faceva mia suocera? Non era una gran cuoca, ma la sua torta di mele piaceva proprio a tutti, grandi e piccini!
Appena finisce la ciambella ;))) la rifaccio. Grazie per avermela ricoradata e grazie alla splendida nonna!
favolosa quella torta di mele!!!io xò adoro l'uvetta!!!eheheheh!!!!!!!!!!Germana