Alla scoperta della cucina coreana

27 Luglio 2017

La cucina coreana ha una storia di più di 5000 anni. Ho avuto modo di conoscerla meglio durante un evento organizzato dalla Korean Food Foundation, un’istituzione nata proprio per promuovere la cultura alimentare coreana. Per scoprire un paese bisogna necessariamente passare dalla sua cucina, si scoprono gusti e tradizioni che lo caratterizzano. Difficilmente si può dire di conoscere un paese senza averne assaggiato i piatti. L’essenza del viaggio passa attraverso ciò che vedono gli occhi e ciò che gusta il palato.

La cucina coreana è slow food per eccellenza. Alla base di questa cucina infatti, c’è la fermentazione naturale che è un processo molto lungo ma che crea gusti inimitabili. Sono 3 le principali salse fermentate: fagioli di soia (Ganjang), pasta di soia (Doenjang) e il condimento ai peperoncini rossi (Gochujang).

Proprio quest’ultimo è stato il protagonista di uno dei piatti assaggiati durante l’evento. Due Chef italiani, sardi per la precisione, hanno reinterpretato la cucina coreana fondendola con quella del nostro paese. La contaminazione è sempre un’ottima idea.

Roberto Pezta, del ristorante stellato di Cagliari S’apposentu, ha preparato dei tagliolini piccanti con Gochujang con salsa all’olio. Pensate che la pasta di peperoncino rosso viene fermentata per sei mesi. Si tratta di polvere di peperoncino mescolata con riso glutinoso. Questa pasta viene poi mescolata alla semola e all’acqua per creare questi tagliolini dal colore intenso.

tagliolini

Sono stati conditi poi con olio, aglio prezzemolo e olio extravergine di oliva.

pasta

Il Kimchi è un altro elemento tipico della cucina coreana, è uno dei contorni tipici fatto di cavolo fermentato e ne esistono oltre 300 varianti. La ricetta varia da regione a regione ed è proprio il Kimchi che è stato protagonista della seconda ricetta presentata durante la serata, cucinata questa volta dallo Chef Mauro Seu che lavora in Corea da più di 8 anni.

Petto di pollo ripieno con Kimchi, spinaci e ricotta in salsa mediterranea. Anche in questo caso si sono fuse Corea e Italia per un piatto davvero particolare.

pollo

Ho scoperto che che la cucina coreana è caratterizzata dalla fusione e dall’equilibrio di 5 colori: blu, rosso, giallo, nero e bianco che rappresentano i 5 gusti, speziato, dolce, aspro, salato e amaro. Un piatto perfetto li contiene tutti.

Pensate a quanta storia e a quanta cura ci sono in un unico piatto. Un piatto contiene amore, tempo, dedizione e cultura. Troppo spesso si mangia frettolosamente senza pensare a tutto il lavoro che sta dietro ad una preparazione.

In ultimo voglio raccontarvi anche del cocktail al makgeolli. Il makgeolli è un vino di riso fermentato e in questo cocktail è stato miscelato con marmellata di arance e tonica. Un sapore leggero e leggermente amaro. Se devo pensare ad un gusto di casa nostra lo associo ad una birra leggera. Davvero un gusto particolare, estivo e dissetante, perfetto per accogliere la cucina coreana.

cocktail

(post sponsorizzato)

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